Ciao!
Dopo aver spedito la newsletter scorsa ci sono arrivate risposte di chi ringraziava per questo piccolo editoriale sulle meditazioni, ma anche di chi si lamentava di una certa incompletezza… in particolare un’amica scriveva “ma io corro tutti i giorni e lo faccio come meditazione… e devo dire che funziona, mi fa ritrovare il contatto col corpo e mi toglie dalla mente”.
È chiaro che in poche righe di editoriale non potremo mai essere completi… è una pennellata, un assaggio, una breve condivisione di qualche piccola comprensione di un momento.
In questo caso, però, vorrei aggiungere un pezzetto al quadro della newsletter scorsa: la grande rivoluzione di Osho nel mondo della meditazione è che non serve ritirarsi in un monastero o in un tempio o una caverna, e magari spendere tutta la vita seduti a occhi chiusi, per raggiungere le alte vette interiori possibili all’essere umano. Invece di uscire dalla vita per trovare la meditazione, si può portare la meditazione dentro la nostra vita di tutti i giorni perché tutto può diventare una meditazione… anche se comunque è un'arte da imparare, e le tecniche di Osho sono lo strumento ideale da cui cominciare.
Le principali qualità capaci di trasformare una certa pratica in una meditazione sono la presenza attenta, la totalità, la grazia, la gioia, il let-go… e così, rimanendo davvero all’erta, anche il breve tratto di strada che facciamo a piedi per prendere un treno diventa meditazione, anche mangiare diventa un gesto consapevole, correre, ballare, far la doccia, fare le pulizie di casa, portare a spasso il cane, lavare i piatti, fare una bella nuotata… ogni cosa in pratica, nella proposta di Osho, può trasformarsi in una meditazione, in una magia di trasformazione.
E qui scusami se torno a citare l’OshoFestival… ma è un momento così unico, prezioso ed emblematico che non posso farne a meno. All’OshoFestival vengono proposti più di 50 eventi in 4 giorni, alcuni sono le potenti classiche meditazioni attive di Osho di cui parlavo nella newsletter precedente, altri sono momenti di danza, incontro o gioco… e tutti sono un’occasione per vedere che “meditazione” può essere qualunque cosa stiamo facendo. Davvero qualunque cosa!
Mi fermo qui… ci sarebbero un sacco di altre cose da dire… lascio spazio alla lettura di due articoli tratti dal mensile Osho Times. Enjoy - Akarmo
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