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Dalla sessualità
alla meditazione
Il risveglio
del corpo e dei sensi
e la scoperta di energie
sempre più sottili
Un'intervista a Radha
Marga: Racconta, per passi fondamentali, quello che consideri importante nella tua storia come ricercatrice, come insegnante di Tantra, come Radha…
Radha: Sono nata a Napoli da una famiglia piuttosto religiosa che mi ha mandato a scuola dalle suore. Ero una ragazzina intraprendente e molto presto ho iniziato a mettere in discussione il modello di vita solito, secondo cui ad un certo punto ci si sposa e si mettono al mondo dei figli. Inoltre ero una ragazza molto vivace, con tanta energia sessuale e chiaramente nella mia religione questo era visto come qualcosa di sbagliato, quindi mi sentivo molto confusa, in bilico tra il peccato e la vitalità. Scelsi la via che molti scelsero a quel tempo, tra il ‘68 e le “strade hippie”… feci autostop in tutta Europa da sola, ebbi avventure di tutti i tipi, anche psichedeliche; soprattutto ero alla ricerca di un mondo alternativo, dopodiché mi ritrovai in India da Osho nel ‘74, avevo diciannove anni. Decisi di andarci dopo aver sentito i racconti di alcune persone che lo avevano incontrato. Quando lo conobbi, la cosa che mi colpì immediatamente di questo uomo “spirituale” – io non sapevo neanche che cosa significasse fare meditazione o avere un maestro – era semplicemente il suo modo di parlare della sessualità come qualche cosa di sacro, con tantissima riverenza per l’energia sessuale...
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Come
sopravvivere...
all’illuminazione!
Gli aspetti meno noti di questa
esplosione di consapevolezza,
con anche qualche consiglio
per evitarne i pericoli
Un prezioso testo di Osho
Domanda: Osho, negli anni sessanta e settanta i neurologi hanno mostrato un grande interesse verso un’area del midollo allungato chiamata “formazione reticolare” che opererebbe una selezione dei dati comunicati al cervello durante il sonno. Per esempio, una madre riesce a dormire con rumori di ogni genere, ma si sveglia all’istante se suo figlio piange. Sembra dunque che durante il sonno dentro di noi ci sia un elemento che rimane sveglio. L’osservazione distaccata, come quella di un testimone, ha qualche relazione con questo fenomeno? Questo “testimone” è correlato a una parte del cervello?
Risposta: Il testimone, l’osservatore, non fa parte del cervello, ma lo utilizza come meccanismo. Una parte del cervello rimane sveglia ed è come se il testimone guardasse attraverso una finestra...
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